19 Marzo 2024
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Storia della società

" LE ORIGINI "

L'Associazione Sportiva Cuoiopelli viene fondata a metà degli anni '50 sulle ceneri della Filc Santa Croce, che a sua volta aveva raccolto l'eredita dell'Unione Sportiva Santa Croce. La sigla "Filc" stava a significare Federazione Italiana Lavoratori Chimici, e di fatto faceva della squadra di calcio l'espressione del sindacato dei lavoratori conciari. All'inizio del 1954 si fecero sempre più concrete le possibilità di un ingresso degli imprenditori all'interno della società, anche perché dopo i fasti degli anni '40 (biancorossi in serie C), la Santa Croce calcistica era ridotta ai minimi termini. Si formò così una sorta di comitato per la costituzione di una nuova società calcistica con in testa Afro Gabrielli e Ceciliano Riccioni. Furono questi due personaggi a prendere contatto con il presidente della Filc Canzio Macchi per la fondazione di quella che sarebbe stata l'As Cuoiopelli, una società che fin dal nome vuole rappresentare e promuovere Santa Croce sull'Arno per la sua principale attività industriale, quella della concia delle pelli. Il nuovo sodalizio vide la luce nel settembre del 1954. L'accordo era semplice: i tesserati della Filc Santa Croce potevano entrare a far parte della Cuoiopelli. Dall'altra parte i nuovi dirigenti si sarebbero impegnati a rafforzare la squadra.


ANNI '50: l'approdo nella IV serie nazionale

Nei tre anni successivi alla sua fondazione, la Cuoiopelli riuscì a compiere un grande exploit, raggiungendo nel 1957 la IV serie nazionale, l'antenata dell'attuale Seconda Divisione Lega Pro. Nel 1954/55 infatti i biancorossi vinsero il campionato regionale di Prima Divisione, laureandosi poi campioni toscani della categoria battendo nello spareggio il San Marco Avenza. La stagione successiva, in Promozione (all'epoca massimo torneo regionale) si classificarono secondi dietro al Montecatini. Tuttavia al termine dell'annata 1956/57 la Cuoiopelli riesce a compiere il tanto agognato balzo in IV serie al termine di un appassionante testa a testa con la Massese, culminato in uno spareggio al Porta Elisa di Lucca il 9 giugno 1957. Vinsero i biancorossi per 4-0 con reti dei giocatori simbolo di quel periodo: Bellandi, Ciabattini e Risorti (doppietta). Approdata in IV serie, che presto cambierà nome in serie D (nel 1959), la Cuoiopelli vi rimarrà per undici stagioni consecutive lanciando, nel corso degli anni '60, numerosi talenti verso i campionati di serie A e B. Il grande balzo in IV serie è certamente legato ad un nome, quello del tecnico Loris Borgioli, ex portiere nella massima serie. Tuttavia l'allenatore lascerà il timone dei biancorossi proprio al termine del triennio 1954-57. Al suo posto arriva un "mito" del calcio degli anni '50 e cioè Aldo Puccinelli, grande bandiera della Lazio. Puccinelli rimane a Santa Croce sull'Arno per due anni e nella sua ultima stagione alla guida della Cuoiopelli sfiora la serie C con una squadra composta da buoni giocatori: il duo d'attacco Risorti-Ciabattini e poi Isolani, Malvolti, Vicari. Gli anni '50 si concludono con Ivo Buzzecoli in panchina, che grazie ad un ottimo finale di stagione riesce a salvare la Cuoiopelli dalla retrocessione dopo un avvio stentato. In quell'annata si mette in evidenza un giovane Enzo Riccomini, che poi da allenatore saprà raggiungere i massimi livelli del calcio italiano.


ANNI '60: undici anni tra i semiprofessionisti

Gli anni '60 si aprono con un rinnovato entusiasmo all'interno della società e tra i tifosi. Alla presidenza balza Silvano Squarcini, imprenditore del già all'epoca fiorente indotto conciario. Squarcini ingaggia come direttore tecnico il "colonnello" Milo Bildacci e come allenatore l'istriano Mario Zidarich, grande ex giocatore di Milan e Livorno in serie A. Questo trio rimarrà alla guida della Cuoiopelli per due stagioni, favorendo una struttura societaria di ottimo livello. Tuttavia è nel triennio successivo che il sodalizio biancorosso sviluppa pienamente il suo progetto: essere una fucina di talenti da lanciare verso le categorie maggiori. La svolta passa anche da un 'rimpasto' societario, visto che Alberto Bracci, Ruffo Grossi e Orazio Quirici prendono in mano saldamente le redini della Cuoiopelli. Soprattutto ques'ultimo sarà il vero e proprio "motore" dei biancorossi. La componente tecnica è garantita dall'arrivo in riva all'Arno di Carlo Visintin. Tecnico rivoluzionario e affascinate, tra i più innovativi per una categoria come la serie D e che non a caso i tifosi ribattezzarono "il mago di Gorizia". Visintin non solo seppe plasmare tanti giovani talenti ma riuscì anche ad introdurre un gioco che molto assomigliava a quello moderno (la difesa in linea su tutte). In quel periodo mossero i primi passi tra i "semipro" un giovane Renzo Ulivieri e poi Bonetti, Matteoni e Battistoni, questi ultimi tre ceduti poi rispettivamente a Messina, Reggina e Fiorentina. L'era Visintin, che vide anche la presenza dell'ex portiere del Legnano e del Taranto Fabio Soldaini e di altri elementi di valore come Mastromei, Manzi e Petri, si concluse nel corso della stagione 1965/66, quando la Cuoiopelli lo esonerò per far posto a Remo Lancioni. Inizia da qui il periodo difficile per i colori biancorossi. Nel 1967 solo l'allargamento degli organici della serie D salva i santacrocesi, allenati prima da Arduino Romoli e poi da un giovanissimo Renzo Ulivieri (al suo esordio in panchina) dal ritorno nei dilettanti, mentre nel 1968 la Cuoiopelli ritorna in Promozione dopo dieci anni. Gli anni '70 si aprono con la squadra biancorossa nel purgatorio della Promozione e con in più la tegola di una penalizzazione di tre punti per un tentativo di illecito. È il periodo della grande transizione societaria, che vide la fine della lunga epoca segnata dal trio Qurici-Bracci-Grossi e l'avvento di una nuova dirigenza, dove i nomi di spicco sono quelli di Mario Brotini, Loriano Caponi, Endro Lupi, Carlo Battini, Sergio Benvenuti e altri ancora.


ANNI '70: la lunga risalita verso la serie D

Negli anni '70 la società vive di alti e bassi e raggiunge il minimo storico nel 1974 quando retrocede addirittura in Prima Categoria. In questo periodo negativo le uniche note liete sono l'arrivo a Santa Croce sull'Arno dell'ex ala della Juventus Carlo Dell'Omodarme nel 1971 e l'ottimo campionato che i biancorossi disputarono nel 1971/72 con allenatore Sergio Antonelli e in squadra Adamo Puccini, santacrocese doc che in passato aveva raggiunto la serie A e che negli anni '80 sarà tra i dirigenti più importanti della Cuoiopelli. Dal 1975 la riscossa: il biennio contraddistinto dalla presenza di Beppe Fiaschi (ex giocatore della Lucchese) in panchina permette ai biancorossi di tornare in Promozione nel 1977 e vede l'affermazione di uno dei più grandi bomber della storia biancorossa: Sauro Copelletti (66 reti in 5 campionati). Inizia da qui il fantastico ciclo di Alberto Lazzerini, un allenatore che rimarrà legato ad uno dei periodi più belli della storia biancorossa. Lazzerini arriva a Santa Croce dalla Volterrana e per l'annata 1977/78 la società gli mette a disposizione una squadra costruita per raggiungere un solo obiettivo: vincere il campionato e riportare i biancorossi in serie D dopo dieci anni di assenza. Torna Luciano Rinaldi, ceduto quattro anni prima alla Volterrana e poi passato al Quarrata, mentre vengono confermati giocatori importanti come Giannoni, Copelletti, Ciancialo e Deidda. Santa Croce nel frattempo torna ad impazzire per la sua squadra di calcio con un entusiasmo davvero straripante. L'avversario da tenere d'occhio è il Cecina che infatti terrà testa ai biancorossi per tutta la stagione. Nel girone di ritorno la vittoria nel super derby con il Fucecchio (rigore di Rinaldi) spiana la strada al successo finale, che vede la Cuoiopelli primeggiare sul Cecina per un solo punto. Approdata di nuovo in serie D società e squadra si consolidano ulteriormente e rimarranno in questa categoria per sette stagioni consecutive prima dello storico approdo tra i professionisti nel 1986. L'era di Lazzerini in panchina vede l'affermarsi di altri elementi di spicco come Giancarlo Favarin, Massimo Benedetti e Luciano Spalletti, attuale allenatore della Roma. Gli anni '70, quindi, si concludono in modo diametralmente opposto a come erano iniziati. Dallo sconforto per il ritorno in Promozione dopo tanti anni (1968) ad una Cuoiopelli ormai consolidata in un campionato nazionale come la serie D.


ANNI '80: la crescita del settore giovanile e l'approdo tra i professionisti

Gli anni '80 saranno un periodo di grandi soddisfazioni per la Cuoiopelli. Il decennio, nella stagione 1980/81, si apre con Alberto Lazzerini ancora in panchina. Sarà tuttavia l'ultimo anno per il tecnico di Rosignano sulla panchina biancorossa prima di un clamoroso quanto fortunato ritorno nel 1985. Nelle successive due stagioni la Cuoiopelli vedrà avvicendarsi in panchina tre allenatori, i quali, in modo diverso, sapranno regalare soddisfazioni ai tifosi. Prima Sergio Orlandi e poi Paolo Battaglioli, conducono la "Cuoio" a sfiorate la C2 arrivando seconda dietro ad un Pontedera da record. L'anno dopo (1982/83) i biancorossi, con Danilo Nencetti in panchina, sono autori di una fantastica cavalcata in Coppa Italia Dilettanti (dove molti meriti vanno ascritti all'allenatore in seconda Battaglioli). In finale la Cuoiopelli viene battuta dalla Lodigiani, a Montecatini Terme, su autogol. Al termine della stagione 1983/84 una nuova svolta. Su pressione di Adamo Puccini la Cuoiopelli decide di investire pesantemente nel vivaio. Viene stretto un accordo pluriennale con il Torino di Luciano Moggi e dell'avvocato Nizzola e così la "Cuoio" diventa la società di riferimento del club granata per tutta la Toscana. Il settore giovanile biancorosso diventa così uno dei più importanti della regione e saprà sfornare talenti assoluti come Carlo Caramelli (Catanzaro, Ternana), Cristiano Scalabrelli (Fiorentina, Napoli, Lucchese), Massimiliano Allegri (Pisa, Pescara, Cagliari), Maurizio Poli (Reggina, Cagliari), David Balleri (Parma, Sampdoria, Lecce, Livorno) e Cristiano Lucarelli (Lecce, Torino, Livorno, Parma) , di fatto ultimo grande prodotto del vivaio della "Cuoio", ceduto nel 1993 al Perugia per un cifra milionaria. Anche in società si assiste ad un parziale rinnovamento con l'ingresso di alcuni nuovi dirigenti tra cui Maurizio Stefanelli. Sul campo le cose vanno male per due stagioni, in particolare nell'annata 1984/85 la Cuoiopelli parte con grandi ambizioni ma presto il campionato si rivelerà avaro di soddisfazioni e il tecnico Alessandro Bianchi (che poi farà fortuna come responsabile del settore giovanile della Lucchese) paga per tutti. L'anno successivo però la dirigenza decide che la C2 non può più sfuggire alla Cuoiopelli. Mario Brotini, direttore generale della società ormai da molti anni, punta sul ritorno di Alberto Lazzerini in panchina, mentre lo scambio Caramelli-Da Mommio prima suscita qualche perplessità ma poi risulterà vincente. Torna un cavallo di razza come Favarin, mentre Mirko Tinucci assicura estro e fantasia alla manovra biancorossa. Solo il Migliarina La Spezia, allenata proprio dall'ex allenatore Bianchi, tiene il passo della Cuoio ma la vittoria nello scontro diretto al "Picco" (rete decisiva di Donati) spiana la strada allo storico approdo nei professionisti. Si apre così il secondo trionfale ciclo di Lazzerini in panchina, che proseguirà anche in C2. Dopo un anno di transizione, infatti, nel 1987/88 la Cuoiopelli sarà autrice di un grande campionato arrivando terza in campionato e sfiorando la C1, categoria a cui invece saranno ammesse Carrarese e Montevarchi. Lazzerini lascerà definitivamente Santa Croce nel 1989. Sarà il canto del cigno di un grande ciclo con un campionato di sofferenza ma culminato con la salvezza. Gli anni '80 si concluderanno con il ritorno nei dilettanti al termine della stagione 1989/90, dove sulla panchina biancorossa si avvicendano Idilio Cei e Lucio Mujesan.


ANNI '90: un decennio dal doppio volto

Gli anni '90 hanno un doppio volto per la Cuoiopelli. Molto bene fino alla prima metà e da incubo nella seconda, con lo scivolone in Promozione e l'ispezione della Guardia di Finanza e i sigilli alla storica sede di corso Mazzini. Dopo la retrocessione dalla C2, la dirigenza decide di puntare su tecnici molto giovani per il campionato Interregionale. Fino al 1992 sulla panchina della Cuoiopelli siede così Francesco D'Arrigo, che da poco ha appeso le scarpette al chiodo. Con lui due stagioni molto positive e poi l'avvicendamento con Marco Taffi e l'esplosione di Cristiano Lucarelli, prelevato dal Picchi Livorno a 17 anni per 25 milioni e ceduto a fine stagione al Perugia per una cifra dieci volte superiore. Un ex giocatore biancorosso guida la "Cuoio" nel 1993/94: è Mirko Tinucci, che conduce la squadra ad una sofferta ma meritata salvezza. Alla fine di questa annata, fallita la possibilità di una fusione con il Ponsacco, la società decide di autoretrocedersi in Eccellenza per la scarsità di dirigenti e la conseguente pochezza di risorse. Nel 1994, dopo ben 17 anni, la Cuoiopelli torna a partecipare ad un campionato regionale. Un ritorno al passato traumatico, prima dal punto di vista sportivo e poi da quello societario. Sul campo gli anni che vanno dal 1994 al 1998 vedono i biancorossi vivacchiare in Eccellenza. Poi un'ispezione della Guardia di Finanza mette al tappeto la società biancorossa dopo più di 40 anni di storia. Alla fine della stagione 1998/99 i biancorossi toccano il fondo con la retrocessione in Promozione, è il punto più basso dal 1974. Come all'epoca però ad un disfatta seguì una pronta risalita. Si superano i problemi finanziari e Flavio Baldi, giovane assicuratore santacrocese, è l'uomo nuovo che tenta di riportare i biancorossi in alto.


IL NUOVO MILLENNIO: la fusione con il Cappiano

Il nuovo millennio vede la Cuoiopelli tornare in Eccellenza in seguito al secondo posto nel campionato di Promozione e dopo questo trionfo la società non intende fermarsi. Per la stagione 2001/02 viene allestita una formazione in grado di lottare per il salto in serie D con Maurizio Hemmy in panchina. Le cose però vanno male e solo dopo l'avvicendamento alla guida tecnica, con l'arrivo di Andrea Del Monte, i biancorossi riescono a salvare la categoria. Nell'estate 2002 cominciano a farsi largo le prime voci di una fusione con il Cappiano ma la dirigenza va avanti per la sua strada all'insegna del ridimensionamento con Antonio Cernicchiaro direttore sportivo e Roberto Fagiolini allenatore. Tuttavia nell'estate del 2003 la fusione si concretizza nonostante l'opposizione dello stesso presidente Baldi. La Cuoiopelli Cappiano R. nasce così ufficialmente nel luglio del 2003 con presidenti Paolo Catastini e Carlo Battini, con quest'ultimo che ritorna nel mondo del calcio dopo oltre vent'anni, per affrontare il campionato di C2 dopo che il Cappiano ha vinto meritatamente il torneo di serie D. La Cuoiopelli e il Cappiano così decidono di unire la forza ma la loro non sarà, almeno nei primi anni, una convivenza facile. Tuttavia sul campo le soddisfazioni non mancano. I primi tre anni con in panchina prima Oliviero Di Stefano e poi Alessandro Pane (due stagioni) vedono i biancorossoazzurri (questi i nuovi colori societari) sfiorare i play-off. L'ingresso in società, nell'estate 2006, del costruttore di origine campana Michele Videtta, rafforza la compagine sociale della Cuoiopelli Cappiano, che per la stagione 2006/07 allestisce una squadra in grado di puntare alle zone alte della classifica. Arriva l'ex viola Giacomo Banchelli e poi Stefani, il portiere Pardini e il difensore Macelloni. In panchina torna Di Stefano ma è un ritorno amaro. A novembre la situazione sembra già compromessa e in panchina arriva Agostino Iacobelli. Il tecnico campano rimarrà due stagioni e mezzo nel comprensorio del Cuoio conquistando tre salvezze con squadre molto giovani ma non riuscirà mai ad avere un rapporto facile con la piazza. Alle vicende sportive si accompagna una vicenda societaria turbolenta, dove le diverse anime presenti all'interno della dirigenza faticano a trovare un equilibrio. La tensione, da latente, diventa evidente durante la stagione 2008/09. Prima si parla con insistenza di un clamoroso trasferimento, in blocco, di società e squadra nella vicina Pontedera ma poi non se ne farà nulla. Poi la polemica, vera o presunta, tra i calligiani e i santacrocesi, con questi ultimi accusati di aver abbandonato la società. La svolta nel dicembre 2008, quando per la prima volta dalla fusione (2003) la Cuoiopelli Cappiano R. ha un presidente unico: è Carlo Battini.


RITORNO ALLE ORIGINI

La stagione 2008/09, la sesta consecutiva tra i professionisti, si conclude con il ritorno nei dilettanti. La retrocessione ha effetti devastanti per la società, anche se non per motivi economici. Si passa infatti rapidamente a concrete possibilità di ripescaggio in Seconda Divisione alla messa in liquidazione. Il mancato accordo tra il presidente Carlo Battini e il vicepresidente Michele Videtta e il cambio di denominazione sociale da Cuoiopelli Cappiano a Cuoiovaldarno Fc, stanno all'origine di una decisione clamorosa, che di fatto mette fine anche alla fusione. Già nel mese di luglio infatti alcuni dissidenti rifondano la società con il nome di Unione Calcio Cuoiopelli, iscrivendo la squadra al campionato di Prima Categoria per la stagione 2009/2010. Presidente viene nominato Arcangelo Ceglia, che così diventa il 15° presidente nella storia della Cuoiopelli.
Nonostante notevoli difficoltà ed una lunga rincorsa, la Cuoio centra la vittoria nel campionato di prima categoria. Nella stagione 2010/2011 disputerà il campionato di Promozione. Per la stagione 2011/2012 cambia Presidente (16°) e prende la carica Mario Brotini, storica ed importante figura della società Biancorossa; il campionato di riferimento è ancora la Promozione.
Dopo due anni di presidenza, Mario Brotini lascia per la carica di Presidente Onorario. Per la stagione 2012/2013 la carica di Presidente viene nuovamente affidata ad Arcangelo Ceglia, il campionato di riferimento è la Promozione nonostante la speranza di un ripescaggio in Eccellenza, visto l'ottimo piazzamento in classifica.
A causa di una classifica non meritevole nel punteggio, salta il ripescaggio, e così la Cuoiopelli per la stagione 2013/2014 affronta nuovamente il Campionato di Promozione...
Ma stavolta, grazie ad un girone di ritorno strepitoso, vince il Campionato ed è promossa in Eccellenza.
Nella stagione 2016/2017, dopo due anni di Eccellenza, la carica di presidente (17°) viene affidata a Renzo Soldani.


UN NUOVO INIZIO (POST COVID-19)

La stagione 2019/2020 e' stata caratterizzata dallo stop di tutti i campionati di calcio (e di tutti gli sport in generale) a causa del COVID-19 comunemente chiamato CORONAVIRUS, un virus di portata mondiale che miete vittime di qualsiasi eta'.
Questo virus purtroppo ha colpito anche in Casa Cuoiopelli, portandosi via il nostro amato Presidente Renzo Soldani, venuto a mancare ad Aprile 2020.
La carica di Presidente quindi viene affidata pro-tempore a Claudio Pagni che si muove subito per gettare le basi della nuova stagione sportiva 2020/2021, dopo aver ricevuto la notizia da parte degli organi Federali e di Lega che la Cuoiopelli 1954 avrebbe nuovamente partecipato al campionato di Eccellenza Toscana 2020/2021.

#staytuned
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Allenatori

1954-1957 Loris Borgioli
1957-1959 Aldo Puccinelli
1959-1960 Ivo Buzzecoli
1960-1962 Mario Zidarich
1962-1965 Carlo Visintin
1965-1966 Remo Lancioni
1966-1967 Ardunino Romoli, Renzo Ulivieri
1967-1968 Emilio Gratton, Luigi Rosellini
1968-1969 Carlo Visintin, Luciano Torri
1969-1970 Luciano Torri, Ettore Zini
1970-1971 Roberto Balestri, Carlo Dell'Omodarme
1971-1972 Sergio Antonelli
1972-1973 Giuliano Mastromei, Aldo Puccinelli
1973-1974 Aldo Puccinelli, Celestino Russova
1974-1975 Oriano Nenci
1975-1977 Giuseppe Fiaschi
1977-1981 Alberto Lazzerini
1981-1982 Sergio Orlandi, Carlo Paolo Battaglioli
1982-1983 Danilo Nencetti
1983-1984 Giampiero Mariani, Carlo Paolo Battaglioli
1984-1985 Alessandro Bianchi
1985-1989 Alberto Lazzerini
1989-1990 Idilio Cei, Lucio Mujesan
1990-1992 Francesco D'Arrigo
1992-1993 Marco Taffi
1993-1994 Mirco Tinucci
1994-1995 Giovanni Maneschi, Carlo Paolo Battaglioli
1995-1998 Carlo Caramelli
1998-1999 Luciano Maracci, Aldo Romoli
1999-2001 Marco Menichetti
2001-2002 Maurizio Hemmy
2002-2003 Roberto Fagiolini
2003-2004 Oliviero Di Stefano
2004-2006 Alessandro Pane
2006-2007 Oliviero Di Stefano, Agostino Iacobelli
2007-2009 Agostino Iacobelli
2009-2010 Alberto Banti
2010-2011 Alberto Banti, Alberto Lazzerini, Adamo Puccini
2011-2012 Leonardo Baldini, Carlo Paolo Battaglioli, Stefano Micheli
2012-2013 Andrea Cipolli
2013-2014 Andrea Cipolli
2014-2015 Andrea Cipolli
2015-2016 Carlo Caramelli
2016-2017 Carlo Caramelli
2017-2018 Andrea Cipolli
2018-2019 Andrea Cipolli
2019-2020 Andrea Cipolli, Massimiliano Giglioli
2020-2021 Davide Marselli
2021-2022 Davide Marselli
2022-2023 Davide Marselli
2023-2024 Roberto Falivena


Giocatori celebri

Renzo Ulivieri
Fabio Soldaini
Fabrizio Lorieri
Cristiano Scalabrelli
David Balleri
Cristiano Lucarelli
Massimiliano Allegri
Marco Landucci
Maurizio Poli
Carlo Caramelli
Luciano Spalletti

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